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Viviana Parisi: ritrovato il cadavere. Ma dov’è il piccolo Gioele?

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La dj Viviana Parisi, scomparsa lunedì 3 agosto, è morta. Il suo corpo è stato ritrovato nel pomeriggio di ieri, sabato 8 agosto, nei boschi intorno a Caronia, nel Messinese. Ma dov’è il piccolo Gioele?

L’alone di mistero continua ad aleggiare intorno al caso di Viviana Parisi. Lunedì scorso ha preso il figlio e ha detto al marito di volerlo portare al Centro Commerciale di Milazzo. Peccato però che lì non sia mai arrivata.

Dopo essere arrivata a Milazzo, ha preso l’autostrada in direzione Palermo per poi uscire a Sant’Agata, dunque ha ripreso nuovamente l’autostrada, poco dopo l’incidente. A quasi 100 km da casa sua. Ma perchè era lì? E soprattutto perchè nessun testimone ha visto Gioele dopo l’incidente?

Il corpo di Viviana è stato ritrovato nella boscaglia con il volto sfigurato, era irriconoscibile. Il marito è riuscito a capire che era lei solo grazie alla fede e ai vestiti che indossava. Era a 2 km dal punto in cui aveva fatto l’incidente per poi sparire.

Il volto è dilaniato così come parte del corpo. Probabilmente saranno stati i cinghiali ma non si esclude nessuna ipotesi. Ma del piccolo non c’è traccia. Il mistero si infittisce sempre più anche perchè le telecamere, nel primo tratto che ha percorso in autostrada, lo mostravano all’interno dell’auto. Ma ora, il sospetto che si fa sempre più concreto, è che il piccolo non fosse nella macchina al momento dell’incidente. Ma dov’era? Tutto ruota itorno ad un buco di 20 minuti.

Nessuna delle persone sentite a verbale racconta di averla vista con il piccolo quando, lunedì scorso, ha urtato un furgone sull’autostrada ed è stata vista allontanarsi a piedi dalla sua Opel Corsa. O meglio: la coppia che si è fermata a chiamare i soccorsi riferisce di aver saputo da due sconosciuti di passaggio (che si sono fermati pochi istanti) che con quella donna c’era anche un bambino, ma quelle persone non si sa chi siano.

Gli uomini a bordo del furgone, indaffarati a segnalare la loro presenza alle auto in arrivo, hanno visto da lontano soltanto la sagoma di lei, poi più niente. Perché si è allontanata? E, soprattutto, perché si trovava in un punto decisamente distante dal luogo in cui aveva detto di andare uscendo di casa?

Al marito Daniele aveva annunciato di voler comprare le scarpe a Gioele in un centro commerciale di Milazzo. Ma arrivata a Milazzo ha imboccato l’autostrada in direzione di Palermo e, dopo averne percorso un pezzo, è uscita a Sant’Agata. Venti minuti da qualche parte, a Sant’Agata o nei dintorni, e poi la sua auto rientra di nuovo in autostrada. Che cosa ha fatto in quel lasso di tempo che il procuratore di Palermo, Angelo Cavallo, definisce come un “buco” nella ricostruzione dei fatti?

Il capo della procura aspetta un punto fermo dall’autopsia che potrebbe svelare dettagli in direzione dell’ipotesi di suicidio. Viviana è stata trovata ai piedi di un pilone dell’alta tensione, potrebbe essersi arrampicata per poi buttarsi giù.

I pm non escludono nulla. La speranza è che per ragioni comunque difficili da comprendere abbia affidato Gioele a qualcuno, magari un parente, o un amico. Il timore, quella che viene definita l’ipotesi più terrificante, è che lo abbia ucciso, per poi, sconvolta, restare coinvolta in un incidente e magari suicidarsi nel bosco.

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Mattarella manda un messaggio al presidente israeliano Herzog: “L’Italia è impegnata per il diritto di esistere di Israele”

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In occasione della ricorrenza dello Yom haAtzmaut, festa dell’indipendenza dello Stato d’Israele, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al presidente Isaac Herzog che lo aveva invitato alla cerimonia.

Ecco le parole del Capo dello Stato italiano:

“In questo giorno di giustificato orgoglio del popolo israeliano, assistiamo con grandissima preoccupazione ai drammatici sviluppi nella regione, sempre più segnata da violenza e tensioni. In tale contesto, desidero ribadire l’impegno dell’Italia affinché Israele possa esercitare in pace e sicurezza il proprio diritto inalienabile a esistere”.

In particolare, nel suo messaggio Mattarella ha rinnovato “la ferma condanna per l’atroce attacco terroristico del 7 ottobre 2023 e le espressioni del cordoglio della Repubblica Italiana e mio personale. Resta viva negli italiani tutti la speranza che gli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi di Hamas possano essere quanto prima restituiti alla libertà e all’affetto dei propri cari”. 

Poi, aggiunge: “È altresì indispensabile giungere ad un’immediata cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza. Auspichiamo che quanto prima il ciclo della violenza possa essere interrotto, che si riducano le tensioni – anche al livello regionale – e che si apra la strada ad un dialogo che porti ad una soluzione a due Stati, giusta, necessaria, sostenibile, in linea con il diritto internazionale. Una soluzione che è nell’interesse di tutti e per la quale tutti dobbiamo impegnarci”.

Infine rivolgendosi a Herzog, ha così concluso:

“I nostri Paesi sono uniti da un legame profondo, fondato su valori comuni e cresciuto nel tempo grazie ad un’ampia e diversificata collaborazione che ha promosso il benessere dei nostri popoli e una sempre più profonda conoscenza reciproca. È questo un patrimonio comune cui l’Italia annette la massima importanza, meritevole di essere preservato e consolidato. Confidando che la ricorrenza odierna possa offrire spunti di riflessione e di rinnovata dedizione alla pace, formulo all’amico popolo
israeliano le più cordiali felicitazioni e a Lei, signor Presidente, vivissimi auguri di ogni benessere”.

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Crollo al Centro Commerciale Campania, la Procura apre un’inchiesta: i dettagli

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Attimi di paura all’interno del Centro Commerciale Campania di Marcianise, dove lo scorso sabato sera è crollata una controsoffittatura.

Pertanto la Procura ha aperto un’inchiesta, con i Vigili del Fuoco di Caserta intervenuti sul posto per i rilievi del caso. Ecco quanto dichiarato dal comandante Paolo Massimi:

“Avremmo potuto raccontare una storia diversa e molto tragica se il crollo fosse avvenuto alcune decine di minuti prima”.

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Napoli, cagnolina scuoiata viva da due uomini e abbandonata in uno scasso: è stata adottata

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La storia che vi stiamo per raccontare è quella di una cagnolina ritrovata alcuni giorni fa in uno scasso a Poggioreale, mentre versava in gravi condizioni a seguito di un’aggressione subita.

Infatti due uomini l’hanno scuoiata viva e abbandonata al suo destino. Per fortuna Stella Gervasio, presidente dell’associazione ‘Animal Day’ l’ha adottata, dopo che la cagnolina è stata sottoposta ad una serie di interventi chirurgici.

A tal proposito ecco il commento del deputato Francesco Emilio Borrelli:

“Ora bisogna trovare i criminali che l’hanno seviziata. Secondo le testimonianze si tratta di due adulti che parlano un dialetto campano e hanno inferto queste atrocità sulla cagnetta con estrema perizia e accuratezza. Vanno trovati ed assicurati alla giustizia”.

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